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Un alpinista, uno scalpellino qualificato e un cacciatore. Pionieri e apripista dell’alpinismo sulle Dolomiti di Sesto. Nel 1869, questo insolito trio riuscì in appena un mese a conquistare innanzitutto l’apparentemente inespugnabile Punta dei Tre Scarperi – la vetta più alta del gruppo –, poi il Sassolungo e infine anche la Cima Grande. Era stato Grohmann a mettere in moto la macchina: mosso dal fermo proposito di compiere un’epica prima ascensione, era venuto nelle Dolomiti per attuare il suo piano. Un dettaglio interessante: dopo aver scorto la particolare conformazione rocciosa delle Dolomiti di Sesto dall’alto del Kitzsteinhorn, nel Salisburghese, aveva presto appurato che al riguardo non esistevano informazioni di sorta. Così, si era insinuata in lui l’idea – poi trasformatasi in un pensiero fisso – di passare alla storia come il conquistatore di queste pallide cime. Per la sua impresa scelse, dietro raccomandazione, Innerkofler e Salcher, persone di fiducia e di comprovata esperienza. Un vero colpo di fortuna! Le loro spettacolari prime ascensioni sono oggi una pietra miliare nella protostoria dell’alpinismo sulle Dolomiti di Sesto.